mercoledì 7 settembre 2016

Il 20 di dicembre i terremotati del Centro Italia dovrebbero reiniziare a pagare le Tasse


Scrivo questo post con un' pó di indignazione, visto e considerato che a memoria storica (essendo il fatto successo nel 2009) e a quel che ricordo io, ai terremotati Aquilani erano stati concessi quasi otto mesi di sospensione per il pagamento delle tasse. Infatti per la precisione erano stati donati la bellezza di duecentotrentotto giorni che partivano il sei di Aprile e terminavano il trenta Novembre dell'anno stesso. Stavolta invece (e questo mi provoca un bel pò di indignazione) il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, per il semplice fatto che lo stato italiano non puó terminare il 2016 senza una copertura di bilancio adeguata, ha concesso ai terremotati solo centoventi giorni di proroga che dovrebbero terminare il venti di Dicembre del 2016. Dopodiche i malcapitati dovrebbero reiniziare inderogabilmente a pagare le tasse.

Diciamo (perchè sta facendo il suo lavoro) che posso anche capire le motivazioni di questa decisione da parte del ministro dell'economia che tra l'altro si dice dovrebbe mettere le cose apposto con una manovra finanziaria nel 2017 , ma approvare appieno le sue decisioni no. E mi sento, dopo averci ragionato sopra di dare un semplice consiglio a tutti i terremotati, ossia: Sappiamo benissimo che se una persona non ha niente non puó pagare le tasse su quello che non ha e quindi secondo me basterebbe (in base ai propri diritti) di tentare di ufficializzare la cosa recandosi all'agenzia delle entrate e denunciando che tutto quello che si aveva a livello di immobili etc etc adesso non esiste piú. Altro che aspettare Natale per ricevere il dono delle tasse sperando nell'anno nuovo in manovre e manovrine. Pane al pane e vino al vino... Non ho niente? Non posso pagare le tasse, punto. Se sono un terremotato mi serve aiuto, non ulteriori beffe dopo il danno. E quella che faccio io non è una critica ma un semplice incitamento, quando si puó a ragionare in maniera piú umana verso i nostri simili, sempre pensando che un giorno potremo essere noi ad averne bisogno. Passo e chiudo!

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